Sorgo rosso, Mo Yan

Sorgo rosso è un romanzo complesso ed epico.

Ambientato durante la guerra sino-giapponese del 1939, la storia è raccontata dal nipote di Yu Zhan'ao, bandito libero, che rifiuta con suo figlio di unirsi ai comunisti dell'Ottava Armata, e all'esercito ufficiale cinese. Un uomo libero e coraggioso, nella battaglia come in amore.
Le scene di guerra, più che altro guerriglia, sono tante e cruente, intervallate dalle storie e dalle vicende di famiglia: continui flash back, che raccontano fatti che vanno dagli anni '20 agli anni '60, nei quali qualche volta è difficile orientarsi.
La parte migliore è proprio quella romanzata: le storie del matrimonio della nonna e della seconda nonna. Nonna Dai è senz'altro un personaggio memorabile: donna determinata e coraggiosa, vitale, combattiva e passionale.

"Cielo, pensi che io sia in colpa? Credi che se avessi diviso il cuscino con un lebbroso, e generato un mostro rognoso e purulento insozzando questo bel mondo sarei stata nel giusto? Cielo, cos'è la castità? Cos'è la giusta via? Cos'è la bontà? Cos'è il male? Non me l'hai mai detto, ho dovuto sempre sbrigarmela da sola. Amo la felicità, amo la forza, amo la bellezza, il mio corpo mi appartiene, sono padrona di me stessa, non ho paura di sbagliare, non ho paura della punizione, non ho paura di entrare nei diciotto gironi del tuo inferno. Ho fatto tutto ciò che dovevo fare e ciò che andava fatto, e non temo nulla. Ma non voglio morire, voglio vivere, voglio vedere ancora un po' il mondo"

Il resto è spesso crudeltà pura. Il realismo di Mo Yan non risparmia nulla all'immaginazione. I diavoli Giapponesi sono l'incarnazione della violenza, anche quella più inverosimile.
I personaggi sono funzionali alla storia.
Mo Yan non fa introspezione, tutti sono pedine sulla scacchiera: quello che sono, quello che provano, il lettore dovrà conquistarselo da sè.
Eppure non sono pentita di questa lettura, per me così fuori genere: ho avuto per tutta la durata del romanzo un forte senso di straniamento, davvero mi è sembrato di essere lontana kilometri dal mio mondo, e di vivere una seconda esistenza, fatta di paura, tensione, stenti, astuzia, voglia di rivalsa, resistenza. I volti della piccola comunità di Gaomi li ho visti davanti ai miei occhi uno ad uno, e di ognuno ho vissuto la tragica sorte. Una scrittura evocativa, senza dubbio.
 
Adesso, però, ho bisogno di qualcosa di più leggero.

Titolo: Sorgo Rosso
Autore: Mo Yan
Pubblicazione: Torino : Einaudi, 2012
Pagine: 484

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