L'ibisco viola, Chimamanda Ngozi Adichie


Nigeria, anni '60.

Una ragazzina nigeriana di 15 anni, Kambili, racconta la storia della sua famiglia.
Un padre educato dai missionari, modello per la comunità di uomo di fede e di grande generosità. Un uomo ricco e molto potente, ortodosso e intransigente, un padre padrone che in casa non risparmiala violenza pur di far prevalere le sue regole.
Kambili e suo fratello Jaja crescono con il desiderio di accondiscendere alle sue aspettative. Lo amano e lo temono.
Non ne sanno parlare, e non sanno giudicare quest'uomo, nè tantomeno la madre.
Un pugno nello stomaco, narrato con sensibilità e delicatezza.
Sapevo che Kambili non poteva fare ed essere diversa da quella che era, e pure ho capito l'amore e l'ammirazione che aveva per suo padre.
Le sono stata vicina, le ho leccato le ferite, l'ho compresa e consolata, ho cercato di guidare il suo smarrimento e di interpreatre il suoi disagi e il suo silenzio, eppure fremevo affinchè trovasse la grinta e la forza pre ribellarsi e vivere.
Kambili è un personaggio straordinario: un'adolescente messa duramente alla prova dalle certezze granitiche con le quali è stata cresciuta, che cerca a poco a poco di respirare e di scoprire se può anche lei essere, oltre che dimostrare di valere qualcosa.


Titolo: L'Ibisco viola
Autore: Chimamanda Ngozi Adichie
Pubblicazione: Torino : Einaudi, 2016
Pagine: 288

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