Quando eravamo femmine, Costanza Miriano

Titolo: Quando eravamo femmine
Autore: Costanza Miriano
Pubblicazione: Milano : Sonzogno, 2016
Pagine: 176

Un capolavoro di divertimento e profondità.
Tra gag familiari, aneddoti di quotidianità, valanghe di autoironia, la Miriano riesce anche a parlare di cose serie.
Si rivolge alle figlie, scrivendo loro delle lettere che sono tesori della loro vita familiare, ma anche testamento spirituale di una madre che vuole prepararle a  diventare donne.
Parla loro di femminilità, di femminismo, di relazioni con gli uomini e di sessualità, di specificità e genio femminile, di maternità, di padri e figlie.
A metà tra romanzo epistolare e saggio, affronta i temi dell'identità, di indipendenza di giudizio, di relazioni paritarie (sì, proprio lei che ha scritto Sposati e sii sottomessa), della fatica di amare, di trovare un posto nella relazione che non sia materno nè filiale. 
"Noi siamo la casa dell'uomo, siamo lo spazio in cui lui può sentirsi accolto e ricevere la propria essenza da noi. Noi non diamo solo la vita ai figli, la diamo anche al loro padre, aiutandolo a guardare se stesso, a capire chi è, a capire, soprattutto, chi può diventare."
Mette in luce la straodinario potere della femminilità di fare spazio all'altro, di ascoltare, di accogliere e ricevere, l'interesse (anche un po' pettegolo) per le persone.
Affronta con onestà le nostre  fragilità, delle donne protese a soffrire in quantità industriale, di quelle che soffrono di attacchi d'ansia insensati, di complicazoni, manie dell'ordine e delle pulizie, di permalosità, di quelle troppo suscettibili alle parole, allo sguardo e al gudizio degli altri.
La Miriano lo fa offrendo una narrazione gustosissima sul piano umano, ma anche un secondo piano di lettura dell'amore e delle peculiarità femminili: parla costantemente di fede e di preghiera, di perdono, di sublimazione degli affetti. Provare con la preghiera ad essere donna senza recriminazioni. Un'utopia, praticamente, per una come me.

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