Agatha Raisin e la quiche letale, M.C. Beaton

Titolo: Agatha Raisin e la quiche letale
Autore: M.C. Beaton
Traduttore: M. Morpurgo
Pubblicazione: Milano : Astoria, 2011
Pagine: 257

Questa volta ho fatto le cose per bene: ho iniziato una serie dal primo episodio, e ho scoperto che non sempre è una buona idea.
Si capisce già, infatti, a quali dei coprotagonisti l'autore darà più spazio nei prossimi episodi,  e non so se saprò resistere a non saltare direttamente all'ultimo della serie, per sapere in che modo le cose evolveranno.
Andiamo con ordine: intanto Agatha non è un nome scelto a caso: è chiaro il riferimento alla regina del giallo: la stessa protagonista la nomina spesso tra le sue letture preferite, insieme a Via col Vento, cosa ch ele ha fatto guadagnare un sacco di punti.
Si tratta di una PR di successo londinese andata in pensione molto presto, al culmine della carriera che decide di cambiare vita completamente: si trasferisce in un cottage Carsely (cittadina di fantasia), nel Cotswolds (luogo reale). 
Tutto ha l'apparenza di un luogo da favola, ma niente è come sembra in questo villaggio: personaggi bizzarri lo popolano: rancori malcelati, piccoli e grandi tradimenti sono all'ordine del giorno.
E Agatha, dopo aver sottovalutato le risorse della vita di provincia, ci si trova coinvolta fino al collo, e si trasforma ben presto da  da donna d'affari a Dama di beneficenza.
Anche se nel complesso ho giudicato la narrazione un po' lenta, devo dire che ci sono alcune scene esilaranti: la cena con i Cummgs-Browne, il pullman della congrega che porta tutte le donne ad uno spogliarello maschile, la passeggiata con i Bloxby, il primo incontro con il suo vicino James Lacey, personaggio che non rimarrà a margine, secondo me.

Un giallo simpatico, per niente cruento, che punta tutto sullo humor e che non ha fretta di rivelare la soluzione del caso, ansi direi che si complica strada facendo.
Lettura piacevole, consigliata.

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